La prima sorpresa è Minori, l'Antica Reghinna Minor che ancora oggi custodisce una traccia preziosa del suo passato, la splendida Villa Marittima Romana del I sec. d.C che è un raro esempio di villa al mare ed è considerata uno dei monumenti romani più importanti della Costiera Amalfitana. Era probabilmente di proprietà di un ricco personaggio della corte imperiale che la volle costruire sul mare ma con un approdo riparato. Il vicino torrente garantiva l'approvvigionamento di acqua dolce che alimentava la piscina e le terme. Un tempo Minori era ricca di mulini e di questa tradizione è rimasta la vocazione per la pasta, da gustare in varie ricette nei piccoli ristoranti tra le case a colori vivaci.
Dopo Minori la strada costiera conduce subito a Maiori, borgo marinaro un tempo chiamato Reghinna Maior e caratterizzato da una struttura a ventaglio aperto verso il mare. Questa conformazione gli ha donato una delle spiagge più estese della Costiera Amalfitana, ingranditasi ulteriormente a seguito di una catastrofica alluvione del 1954 che distrusse l'intero centro storico del paese. Nel Medioevo, quello che adesso è un tranquillo e pittoresco centro balneare, fu il porto principale della Repubblica Amalfitana, luogo ricco di conventi e palazzi nobiliari, tanto che il re Filippo IV la nominò Città Regia. La città è dominata dalla rocca di San Nicola de Thoro-Plano rimaneggiata nel 1400 e ancora oggi visitabile insieme alla chiesetta annessa. Presso la Collegiata di Santa Maria a Mare si può ammirare la statua miracolosa della Vergine che secondo la leggenda arrivò qui galleggiando sulle acque.
Cetara, uno dei paesi più caratteristici della Costiera Amalfitana. Immune al turismo di massa, Cetara è ancora legata alle attività economiche tradizionali quali la pesca e per questo conserva praticamente intatto il suo fascino di borgo marinaro. Il legame con il mare si sente ovunque, a cominciare dal nome che potrebbe derivare o da "Cetaria", (tonnara in latino), o da "cetari", i pescatori o commercianti di tonni per finire con la gastronomia dove il pesce è l'alimento principe. Tonni ed alici sono protagonisti della cucina di Cetara il cui piatto tipico è rappresentato dagli spaghetti con la colatura d'alici. Questo condimento è ottenuto dalla fermentazione di alici fatte marinare in appositi contenitori e può essere immaginato come una evoluzione del Garum, la salsa di pesce che faceva impazzire gli antichi romani. Il mare cristallino che lambisce il borgo di Cetara è meta estiva dei giovani salernitani diretti soprattutto alla spiaggia sottostante la possente torre di guardia. Dal punto di vista storico Cetara ha giocato un ruolo strategico fondamentale, il suo territorio apparteneva alla repubblica di Amalfi e ne costituiva il confine con il principato di Salerno. Per un breve periodo di tempo fu addirittura occupata dai saraceni che ne fecero una loro base. Da un punto di vista artistico va segnalata la bella chiesa romanica dedicata a San Pietro Apostolo e la chiesa con convento annesso dedicata a San Francesco.