Il paese di Praiano, sparso tra la costa e la montagna, offre spiagge invitanti e tranquille e soprattutto qui si trova l’unica spiaggia della Costiera Amalfitana illuminata dal sole fino al tramonto. Confinante con Praiano c’è il borgo di Furore, con il suo famoso fiordo. Il Fiordo di Furore è uno dei luoghi più affascinanti della Costiera Amalfitana. E’ costituito da una profonda spaccatura nella roccia ed è attraversato dal torrente Schiato che scivola veloce dall’altopiano di Agerola. Queste profonde insenature e rocce a strapiombo sono tipiche dei paesaggi del nord Europa e anche Furore assume le connotazioni tipiche di quei paesaggi da favola fondendole però con odori e atmosfere mediterranee. Come in ogni luogo d’incanto, anche qui non mancano le leggende. Una leggenda locale narra che il diavolo in persona si sia recato a Furore e che gli abitanti, non gradendo la sua presenza, si siano dimostrati inospitali nei suoi confronti. Il diavolo allora andando via pensò di lasciare un “ricordo” nei pressi di Agerola, ma per errore si pulì con la più aggressiva delle ortiche e scappando urlando sbattè furioso i piedi segnando quel tratto di strada. Gli storici però sostengono che il comune, denominato in passato “Terra Furoris”, prende il nome dal rumore delle onde che si infrangono furiose sugli scogli del piccolo fiordo. Il Fiordo di Furore in passato ospitava opifici nei quali si lavorava la carta e scendendo a valle si trova ancora l’antico spanditoio dove veniva asciugata. Dal 1997 è stato inserito nell’UNESCO come patrimonio dell’umanità ed è anche entrato a far parte ultimamente del club dei “Borghi più belli d’Italia”.
Non è da meno, per straordinaria suggestione, la Grotta dello Smeraldo* che, collocata in un'ansa sul versante ovest del Capo di Conca, oltre ad essere raggiungibile via mare lo è anche dalla statale 163.
Ricca di aggregazioni calcaree con formazione di stalattiti (alte più di 10 metri) e stalagmiti è illuminata dalla luce del sole che, filtrando attraverso un'apertura sottomarina, penetra la massa d'acqua all'interno della grotta colorandola tutta di riflessi smeraldi. Di qui la denominazione che per atmosfera di grande suggestione l'ha resa famosa nel mondo.